I corsi di gruppo Perlaparola si tengono con gruppi ristretti di persone così da favorire il contatto e la massima empatia con gli allievi.
Il corso di gruppo: un percorso intensivo
Il percorso ha una durata di 13 giorni consecutivi. Ogni incontro ha una durata di circa 2 ore e trenta. Il numero massimo di partecipanti ad un corso è di 10 persone. Trattandosi di un numero controllato e ridotto di partecipanti è assicurato il contatto diretto con ognuno, sebbene possano essere presenti dei collaboratori a coadiuvare il lavoro.
Nella prima parte del corso ci si dedica ad acquisire fluenza, lavorando sulla respirazione, sui suoni e sul corpo. Gli esercizi svolti sono pratici e di semplice utilizzo. Già dalla terza seduta si forniscono esercizi da svolgere a casa così da dare continuità al lavoro svolto in seduta.
La parte tecnica del corso inizia già dal primo incontro. Grazie all’esperienza maturata negli anni, alla formazione in Disturbi del linguaggio e ad una instancabile passione, il dott. Galazzo è riuscito a elaborare una tecnica che ha 2 fondamentali caratteristiche: semplice e applicabile. L’applicabilità della tecnica non è un elemento trascurabile, è necessario infatti che insieme al risultato la persona non debba vedersi obbligato a parlare in modo artefatto o cantilenato.
Non si tratta di logopedia, la balbuzie e la sua rieducazione ha una storia a sé, ben 2 secoli di storia in quanto i primi interessanti contributi risalgono già ai primi anni del 1800 (Colombat, Arnolt, Chervin, Sala, ecc.). Nel film premiato dagli Oscar “Il Discorso del Re” ambientato negli anni ’30 si racconta magistralmente quanto già il Re d’Inghilterra si fosse affidato alle tecniche dell’epoca per affrontare il microfono e la sua paura di comunicare.
La tecnica è il punto di partenza, ma se ci si limitasse a questo avremmo solo affrontato 1 dei tre aspetti della balbuzie: il parlare balbuziente. E’ invece importante non trascurare gli aspetti meno evidenti della balbuzie perché sono quelli che mantengono il disturbo da molto tempo (spesso chi decide di fare un corso balbetta da molti anni, considerando che in media si inizia a 4 anni) e sono gli stessi che favoriscono le recidive (ricadute).
Adesso dunque che il paziente si è liberato dell’80% dei suoi blocchi viene affrontata la parte relativa alle emozioni, ai pensieri e ai comportamenti. In questa fase, parallelamente, si porta avanti la parte tecnica in modo da apprendere le più avanzate tecniche comunicative, come in un buon corso di comunicazione piacevole e sviluppo della voce. Dunque tecnica e psicologia si fondono insieme, diversamente la scioltezza nell’eloquio avrebbe durata breve in quanto la balbuzie, come già ripetuto non è solo la ripetizione dei suoni.
Vantaggi del corso individuale
Un corso di gruppo è sicuramente differente da un corso individuale ed è dunque lecito porsi la domanda di quale scegliere tra le due modalità. Si tratta in entrambi i casi di ottime scelte, il metodo insegnato nei Corsi Perlaparola è uguale in entrambi i tipi di corsi e dunque l’efficacia non è in generale differente. E’ però vero che, in base alle esigenze personali del singolo, a volte è preferibile seguire un corso individuale piuttosto che un corso di gruppo. Non tutti abbiamo le stesse esigenze, né tutti siamo uguali. Ecco quali vantaggi presenta il corso di gruppo:
Si tratta dunque di un approccio centrato sul confronto con gli altri e può essere seguito solo previa formazione del gruppo.
Se sei interessato a frequentare il corso vai alla pagina contatti per prenotare il primo incontro.
Corsi di gruppo a Catania
I corsi di gruppo si tengono in alcuni periodi dell’anno e previo raggiungimento del numero minimo di partecipanti (4 persone). I gruppi sono comunque limitati a 10 partecipanti al massimo, un numero elevato di partecipanti è una garanzia di qualità dei corsi.
Un corso di gruppo è una buona occasione per seguire il percorso in modo intensivo, in 13 giorni è infatti completata la fase del corso iniziale. E’ una buona occasione anche per chi non può frequentare il corso individuale a Siracusa. Spesso persone che vivono anche a Roma o in altre città italiane si sono spostate per il periodo del corso approfittando dell’occasione per visitare la città etnea.
Nei 13 giorni di corso si affrontano gli aspetti relativi ai 3 punti del metodo: suono, pensiero e comportamenti. A questo seguiranno sedute di monitoraggio con cadenza mensile per 12 mesi, al fine di consolidare il risultato ottenuto. Il percorso di gruppo ha il vantaggio di utilizzare la grande energia che si genera in gruppo.
Nel caso di bambini è infatti spesso necessario effettuare incontri più brevi e leggeri (aspetto ludico), mentre per gli adulti le due ore consentono di affrontare tematiche relative alla sfera psicologica.
I Risultati: già visibili dopo 4 sedute
La prima volta che ho condotto un gruppo ero a Zafferana Etnea, sull’Etna. E’ stata un’esperienza meravigliosa a cui sono seguiti corsi di gruppo in tutte le maggiori città italiane. Il gruppo è sorprendente, ha una potenzialità trasformata, sia al livello individuale che sociale. La persona in gruppo ha la possibilità di confrontarsi con gli altri, di sfatare tanti falsi miti, di far cadere le convinzioni limitanti e di avvalersi di una rete di supporto che nasce dalla condivisione delle proprie esperienze.
Per esempio Sara, 23 anni, commenta così la sua esperienza del corso di gruppo:
E’ un viaggio senza ritorno. Alla fine ti volti indietro ed hai l’impressione che siano passati anni, invece sono solo passati 13 giorni. Gli amici che ho conosciuto li sento ancora al telefono e a volte ci incontriamo con chi abita vicino.
Avere modo di riscontrare già i primi risultati dopo le prime sedute è di fondamentale importanza, fornisce grande motivazione e forza nelle proprie potenzialità e in quelle del metodo che si sta imparando.
Parlerò bene, riuscirò a guarire?
I risultati arrivano. Sono stato il primo, in Italia, a pubblicare ben 10 anni fa (era il 2008) i video del confronto prima/dopo e mostrare pubblicamente la differenza evidente dopo 10 sedute. E’ sorprendente vedere come si possa cambiare in così poco tempo, spesso i casi di balbuzie marcata in questo senso sono quelli in cui il cambiamento è più eclatante.
In questi anni ho seguito molte persone con i miei percorsi, da chi balbettava in modo evidente (spesso anche accompagnato da tic motori) a chi, pur mostrando una fluenza discreta, mostrava evidenti limiti dettati dalla balbuzie. Ho così iniziato a mettere al centro del mio operato una domanda: Quali risultati possono evidenziare un cambiamento in tutte le persone che balbettano, indifferentemente dal tipo di balbuzie e dalla sua severità?
Un paziente, con un ruolo dirigenziale in una grossa azienda, mi ha presentato così la sua situazione che chiunque avrebbe definito di balbuzie lieve:
“La mia balbuzie non si sente molto, ma non avere l’opportunità di fare l’ultimo passo dei miei traguardi è frustrante. A 40 anni ho capito che se non non sai essere la vetrina delle tue idee, le idee rischiano di morire con te”.
Dunque i risultati devono superare di gran lunga l’obiettivo del parlar bene. Il risultato di vincere la balbuzie comporta una serie di traguardi misurabili nel cambiamento del comportamento e del modo di pensare.
Migliorerò anche nella lettura?
Il supporto della lettura e’ ritenuto fondamentale perché consente all’allievo di concentrarsi ed esercitarsi esclusivamente sull’assimilazione del nuovo ritmo di parlata, senza dover anche affiancare lo sforzo di pensare a cosa dire. Questo, oltre a produrre risultati nella fluenza dell’eloquio, porta ad un notevole miglioramento della fluenza nella lettura.
Quali cambiamenti?
Paolo, architetto di 35 anni, al primo incontro di monitoraggio fa una sintesi dei suoi risultati:
Posso dire che non mi tiro più indietro davanti le sfide che mi si presentano quotidianamente. Mi espongo molto di più rispetto a prima di fare il corso, sia come quantità di parole che dico (parlo più del doppio rispetto a prima) sia come numero di occasioni in cui mi espongo (adesso entro nei negozi a chiedere per il gusto di sperimentarmi).
Francesco, un bambino di 9 anni, ha iniziato ad amare la lettura, dopo che negli ultimi tempi aveva addirittura lanciato in libro in aria.
Oltre la fluenza, quali altri risultati?
Al di là dei risultati sulla fluenza, è importante sottolineare che non sono trascurabili i risultati in termini di abilità sociali che si ottengono con questo percorso. Tali abilità infatti contribuiscono a far sentire il balbuziente più accettato e inserito di chi non riceva invece questo tipo di aiuto.
Dopo il corso: sei sempre seguito
Conclusa la fase intensiva, si passa a quello che è conosciuto come “dopo corso”. E’ il momento in cui l’allievo deve consolidare e ottimizzare i risultati ottenuti fin qui. Negli anni, come già detto, la balbuzie modifica, oltre ai suoni modifica pensieri e comportamenti ed è dunque necessaria una fase di consolidamento di quanto di utile è stato modificato con il corso iniziale.
Al termine della fase intensiva dei 13 giorni sono previste ulteriori 10 incontri di mantenimento e consolidamento dei risultati, con richiami mensili. Questa fase oltre ad avere la funzione di consolidamento, costituisce una garanzia di serietà e di risultato.
Gli allievi sono seguiti con telefonate settimanali e inviano, in alcuni casi anche quotidianamente, i loro feedbacks al dott. Galazzo. Questo costante scambio di informazioni consente di identificare qualsiasi difficoltà e di agire tempestivamente.
I dati raccolti, nella nostra esperienza, hanno evidenziato che il DOPO CORSO è parte integrante del percorso, tanto che un trattamento che non lo prevede o che trascura questo aspetto è sicuramente inefficace nel lungo periodo.
Oltretutto il ruolo principale di questa fase del trattamento è chiaramente dimostrato da autorevoli ricerche scientifiche svolte negli ultimi 20 anni. Una ricerca a tal proposito è stata effettuata in Canada, presso l’università di Toronto. I ricercatori, già nel 2001, hanno sfruttato le tecniche di neuroimmagine per monitorare l’attività cerebrale, perché come è noto anche il linguaggio è un’attività gestita dal nostro cervello.
Utilizzando quindi la tomografia a emissione di positroni (scansione PET) i ricercatori hanno studiato gli effetti di un trattamento comportamentale intensivo, seguito da un programma di mantenimento di 1 anno.
La ricerca ha dimostrato che i cambiamenti portati da un trattamento, per diventare permanenti, necessitino di almeno 12 mesi di tempo (Robert M. Kroll, Ph.D., Luc F. De Nil, Ph.D. – Università di Toronto (Canada) – 2000)