I corsi a distanza del Dott. Galazzo si tengono via Skype con sedute 2 volte la settimana per 3 mesi (22 sedute)
Il corso online: un intervento efficace
Il trattamento via skype segue lo stesso iter delle sedute in studio. Dunque anche se ci si trova in ambienti diversi bisogna entrare nell’ottica di essere nella stanza del trattamento dove: fiducia, privacy e serietà sono i principi cardine.
Si procede inizialmente ad un primo colloquio conoscitivo e di valutazione generale così da comprendere da entrambe le parti se il percorso può iniziare e se ci sono i presupposti. E’ importante infatti valutare se si tratta effettivamente di balbuzie, se ci ostacoli al percorso, le motivazioni da parte del ragazzo e se c’è fiducia reciproca. Se questa fase ha esito positivo, e dunque si decide di procedere con l’inizio del percorso, si fissano inizialmente le prime 2 sedute.
Nelle sessioni si lavora sulla respirazione, elemento fondamentale, e sui meccanismi psicologici che mantengono la balbuzie.
Dopo le prime due sedute si continua con sedute di 45 minuti (20 sedute totali) dove si acquisiscono infatti specifiche tecniche da allenare mediante esercizi a casa per potenziare la fluenza e riuscire da subito a parlare più liberamente. Si lavora sui comportamenti, ad esempio sulle situazioni che si evitano per paura di.. . Questa componente viene valutata in itinere mediante un protocollo di valutazione validato dalla comunità scientifica.
In chi balbetta il pensiero è spesso occupato percezione interna del blocco o da pensieri relativi alla balbuzie, si lavora dunque sulla presenza mentale in modo da parlare occupando pienamente i propri pensieri senza che essi scivolino nel passato (come ho parlato) o nel futuro (balbetterò sulla P che sta per arrivare). In tal modo si arriva a parlare con pensiero e parole allineate godendo così del piacere di comunicare.
Dunque tecnica e psicologia si fondono insieme, diversamente la scioltezza nell’eloquio avrebbe durata breve in quanto la balbuzie, come già ripetuto non è solo la ripetizione dei suoni. Per saperne di più puoi leggere la pagina IL METODO dove ci sono importanti informazioni su come è organizzato il corso.
Vantaggi del corso individuale
Un corso online è sicuramente adatto a chi vuole frequentare un corso individuale ma si trova distante dalla sede. Non tutti abbiamo le stesse esigenze, né tutti siamo uguali. Ecco quali vantaggi presenta il corso a distanza:
Si tratta dunque di un approccio altamente centrato sulla persona adatto solo a chi è favorevole all’utilizzo delle tecnologie. Anche le persone che vivono in aree remote e rurali possono trarre beneficio da questo, dal momento che non in tutte le città è possibile frequentare un corso per la balbuzie.
Se sei interessato a frequentare il corso vai alla pagina contatti per prenotare il primo incontro.
Riferimenti Scientifici
Il corso a distanza utilizzando la videochiamata è ormai una realtà. A partire sopratutto dal 2010 c’è stata una forte diffusione grazie alla disponibilità di questa tecnologia, e già nel 2015 gli studi scientifici sull’argomenti erano tantissimi, specialmente in America ed in Australia. Da una analisi1 di 103 studi internazionali è emerso come ben l’85.5% di essi sia concorde nell’affermare che la procedura di telemedicina presenti vantaggi rispetto agli altri approcci.
Anche l’Organizzazione Mondiale della sanità2 ha riconosciuto quella che a livello internazionale è chiamata eHealth come un contributo potenzialmente prezioso alla salute globale. In particolare l’autorevole American Speech and Hearing Association (ASHA) utilizza il termine telepractice e sostiene questo modello di trattamento adeguato per la rieducazione del linguaggio3
Dal punto di vista del paziente, l’efficienza del trattamento e la convenienza migliorano riducendo la necessità di recarsi in studio per consultazioni o appuntamenti regolari. Sempre più questa pratica online è stata riconosciuta a beneficio non solo di coloro che vivono in aree distanti dalle città o dai centri specializzati, ma anche da chi per motivi di lavoro, impegni familiari e difficoltà di trasporto non può recarsi fisicamente nello studio dello psicologo4
A proposito proprio del trattamento della balbuzie ci sono numerosissime ricerche scientifiche che avvalorano l’uso della videochiamata per il trattamento. Per chi volesse ulteriori delucidazioni può consultare la Sistematic Review dal titolo “Review of Telehealth Stuttering Management”(Folia Phoniatr Logop 2013;65:223–238).
Bibliografia:
1) Regina Molini-Avejonas, Daniela, et al. “A systematic review of the use of telehealth in speech, language and hearing sciences.” Journal of telemedicine and telecare 21.7 (2015): 367-376.
2) World Health Organization: A health telematics policy in support of WHO’s Health-for-All Strategy for global health development. Report of the WHO group consultation on health telematics, 11–16 December, Geneva, 1997. http://whqlib- doc.who.int/hq/1998/WHO_DGO_98.1.pdf.
3) American Speech-Language Hearing Association: Telepractice – Key Issues. http://www.asha. org/PRPSpecificTopic.aspx?folderid=858993495 6§ion=Key_Issues.
4) Theodoros DG: Telerehabilitation for service de- livery in speech-language pathology. J Telemed Telecare 2008; 14: 221–224.
I Risultati: già visibili dopo 4 sedute
Il percorso inizia subito con l’apprendimento delle strategie di facilitazione della fluenza, dunque il guadagno in termini di scorrevolezza dell’eloquio è notevole dopo le prime 8 ore di trattamento. Non si devono aspettare mesi o anni per rendersi conto che si è sulla strada giusta, e questo è un gran vantaggio perché l’impegno profuso viene ripagato in tempo reale. Valentino, ha addirittura avvertito miglioramenti dopo il primo incontro di 2 ore:
“E’ normale sentirsi così positivo, così fluente, così diverso già dopo il primo incontro?”
Questi primi risultati innescano a cascata altri effetti positivi “collaterali”. Per esempio Carmine, 43 anni, commenta così questo momento del suo percorso:
Devo dire che sta andando molto bene. Ho iniziato a inviare messaggi vocali tramite whatssapp e credimi, mai mai ne ero riuscito a farne prima, non lo avevo mai fatto neanche con mia madre. Adesso faccio solo messaggi vocali e devo dire che mi piace!
Avere modo di riscontrare già i primi risultati dopo le prime sedute è di fondamentale importanza, fornisce grande motivazione e forza nelle proprie potenzialità e in quelle del metodo che si sta imparando.
Parlerò bene, riuscirò a guarire?
I risultati arrivano. Sono stato il primo, in Italia, a pubblicare ben 10 anni fa (era il 2008) i video del confronto prima/dopo e mostrare pubblicamente la differenza evidente dopo 10 sedute. E’ sorprendente vedere come si possa cambiare in così poco tempo, spesso i casi di balbuzie marcata in questo senso sono quelli in cui il cambiamento è più eclatante.
In questi anni ho seguito molte persone con i miei percorsi, da chi balbettava in modo evidente (spesso anche accompagnato da tic motori) a chi, pur mostrando una fluenza discreta, mostrava evidenti limiti dettati dalla balbuzie. Ho così iniziato a mettere al centro del mio operato una domanda: Quali risultati possono evidenziare un cambiamento in tutte le persone che balbettano, indifferentemente dal tipo di balbuzie e dalla sua severità?
Un paziente, con un ruolo dirigenziale in una grossa azienda, mi ha presentato così la sua situazione che chiunque avrebbe definito di balbuzie lieve:
“La mia balbuzie non si sente molto, ma non avere l’opportunità di fare l’ultimo passo dei miei traguardi è frustrante. A 40 anni ho capito che se non non sai essere la vetrina delle tue idee, le idee rischiano di morire con te”.
Dunque i risultati devono superare di gran lunga l’obiettivo del parlar bene. Il risultato di vincere la balbuzie comporta una serie di traguardi misurabili nel cambiamento del comportamento e del modo di pensare.
Migliorerò anche nella lettura?
Il supporto della lettura e’ ritenuto fondamentale perché consente all’allievo di concentrarsi ed esercitarsi esclusivamente sull’assimilazione del nuovo ritmo di parlata, senza dover anche affiancare lo sforzo di pensare a cosa dire. Questo, oltre a produrre risultati nella fluenza dell’eloquio, porta ad un notevole miglioramento della fluenza nella lettura.
Quali cambiamenti?
Paolo, architetto di 35 anni, al primo incontro di monitoraggio fa una sintesi dei suoi risultati:
Posso dire che non mi tiro più indietro davanti le sfide che mi si presentano quotidianamente. Mi espongo molto di più rispetto a prima di fare il corso, sia come quantità di parole che dico (parlo più del doppio rispetto a prima) sia come numero di occasioni in cui mi espongo (adesso entro nei negozi a chiedere per il gusto di sperimentarmi).
Francesco, un bambino di 9 anni, ha iniziato ad amare la lettura, dopo che negli ultimi tempi aveva addirittura lanciato un libro in aria.
Oltre la fluenza, quali altri risultati?
Al di là dei risultati sulla fluenza, è importante sottolineare che non sono trascurabili i risultati in termini di abilità sociali che si ottengono con questo percorso. Tali abilità infatti contribuiscono a far sentire la persona che ha balbettato più accettata ed inserita nei contesti sociali rispetto a chi non abbia ricevuto questo tipo di aiuto.
Dopo il corso: sei sempre seguito
Conclusa la fase del corso, è importante mantenere i risultati ottenuti per non vanificare il grande lavoro svolto. Sono tanti anni che mi occupo di aiutare chi balbetta ed ho sempre potuto constatare che consolidare i risultati per circa 1 anno dopo il corso è qualcosa di fondamentale per evitare ricadute. Questi incontri di controllo (follow up) sono costituiti da videochiamate di 30 minuti ciascuna una volta la settimana per un anno circa.
I dati raccolti, nella mia lunga esperienza, hanno evidenziato che il DOPO CORSO è parte integrante del percorso, tanto che un trattamento che non lo prevede o che trascura questo aspetto è sicuramente inefficace nel lungo periodo.
Oltretutto il ruolo principale di questa fase del trattamento è chiaramente dimostrato da autorevoli ricerche scientifiche svolte negli ultimi 20 anni. Una ricerca a tal proposito è stata effettuata in Canada, presso l’università di Toronto. I ricercatori, già nel 2001, hanno sfruttato le tecniche di neuroimmagine per monitorare l’attività cerebrale, perché come è noto anche il linguaggio è un’attività gestita dal nostro cervello.
Utilizzando quindi la tomografia a emissione di positroni (scansione PET) i ricercatori hanno studiato gli effetti di un trattamento comportamentale intensivo, seguito da un programma di mantenimento di 1 anno.
La ricerca ha dimostrato che i cambiamenti portati da un trattamento, per diventare permanenti, necessitino di almeno 12 mesi di tempo (Robert M. Kroll, Ph.D., Luc F. De Nil, Ph.D. – Università di Toronto (Canada) – 2000)